L’esito negativo dell’Ipo di Facebook di qualche mese fa sta rendendo prudenti gli investitori nei confronti delle start-up dell’area social media.
Ad esempio FOURSQUARE (social network basato sulla geolocalizzazione) sta trovando qualche problema nel reperimento di risorse necessarie a finanziare lo sviluppo di un business basato sull’idea che le persone amano far sapere, attraverso il segnale mandato dal loro cellulare, in quale bar o locale si trovano. Di per sé questa attitudine non genera alcun guadagno e, almeno per il momento, i ricavi sono microscopici.
Nonostante le prospettive reddituali siano oscure ed i ricavi modestissimi (dopo 4 anni), ad inizio 2012 la Società è stata valutata 760 milioni di dollari. In queste settimane, come riferisce il Wall Street Journal, la proprietà sta incontrando grande difficoltà a trovare investitori disposti a riconoscere questi livelli di valutazione. Il responsabile di un fondo settoriale avverte che ” le valutazioni stanno uscendo dalla fase del boom e stanno cominciando a cadere”.
GROUPON (società che gestisce il sito di “sconti e coupon”) ha chiuso in rialzo del 15% a 3,88 dollari. Si tratta del maggior balzo da maggio e della sesta seduta consecutiva positiva che ha fruttato al titolo un guadagno complessivo vicino al 50%. Ciononostante, Groupon si trova ancora molto lontano dal prezzo di collocamento, pari a 20 dollari, avvenuto nel novembre 2011.
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Nei giorni scorsi il fondo Tiger Global Management ha comunicato di aver acquistato il 9,9% del capitale della stessa Groupon. Lo stesso fondo è entrato di recente in Facebook con acquisti avvenuti nei momenti di maggiore sofferenza del titolo, in prossimità dei minimi dall’Ipo di maggio.
FACEBOOK: prosegue il recupero del social network più famoso. Con il +5% di ieri, il titolo è salito sui massimi degli ultimi 4 mesi a 24,32 dollari. A sorpresa, dal 13 novembre scorso, giorno in cui è scaduto il lock-up (cioè scaduto il divieto di cedere parte delle azioni in possesso di dipendenti e manager) su 804 milioni di azioni, il rialzo è del 22%. I dipendenti azionisti e tutti quelli che hanno avuto le azioni prima dell’Ipo stanno probabilmente vendendo, ed infatti i volumi sono stati superiori alla media.
Di diverso, secondo l’analista Michael Pachter di Wedbush Securities, c’è il fatto che i venditori sono molto più disciplinati, ma soprattutto, dall’altra parte ci sono compratori pronti a scommettere sulla società e sulla crescita della pubblicità.
La prossima finestra per i vecchi azionisti di Facebook si apre in maggio, il lock up riguarda 156 milioni di azioni nella prima parte del mese e 47 milioni nella seconda parte.
GOOGLE: la società è indagata dalla Federal Trade Commission degli Stati Uniti a seguito della denuncia arrivata da DuckDuckGo. Il motore di ricerca messo a punto da un ex scienziato del MIT si lamenta di un comportamento contrario alle regole della concorrenza e dell’Antitrust. DuckDuckGo dice che è molto difficile utilizzare di default il proprio motore di ricerca sul browser Chrome, Google ha respinto più volte le accuse e dice che lascia la massima libertà di scelta a tutti.
Stralcio report da Websim.it
(Franco C.)
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